Sicurezza nel cloud: tecnologie e protocolli

Sicurezza nel cloud: un tema centrale per architetture moderne

La trasformazione digitale ha portato le aziende a spostare infrastrutture e applicazioni verso ambienti cloud, ma con essa è cresciuta anche l’esigenza di ripensare la sicurezza IT. Il cloud introduce nuove superfici di attacco, flussi distribuiti e una gestione delle identità più complessa.

Tra le minacce principali:

  • Accessi non autorizzati
  • Malware e ransomware
  • Perdite di dati sensibili
  • Errori di configurazione
  • Compromissione delle credenziali

La sicurezza nel cloud non è un’opzione, ma un prerequisito architetturale.
Le strategie devono variare in base al
modello di distribuzione adottato:

  • Cloud pubblico: responsabilità condivisa e maggior rischio di co-tenancy
  • Cloud privato: maggiore controllo, ma con responsabilità interna completa
  • Cloud ibrido: necessità di coerenza tra ambienti, governance e visibilità unificata

 

Tecnologie di sicurezza: cosa deve prevedere un ambiente cloud moderno

Un ambiente cloud robusto dal punto di vista della sicurezza deve integrare diversi layer tecnologici, ciascuno con un ruolo specifico nel mitigare i rischi.

Crittografia dei dati a riposo e in transito

  • AES-256 per l’encryption dei dati a riposo
  • TLS 1.2 o superiore per proteggere i dati in transito
  • Gestione centralizzata delle chiavi (KMS) e rotazione periodica

IAM – Identity and Access Management

  • Autenticazione a più fattori (MFA)
  • Policy granulari basate su ruoli (RBAC)
  • Integrazione con directory aziendali (LDAP, SAML, OAuth)

SIEM e monitoraggio continuo

  • Raccolta e correlazione di eventi di sicurezza in tempo reale
  • Alert automatici, tracciamento delle anomalie, incident response
  • Integrazione con strumenti di threat intelligence

Firewall intelligenti e segmentazione

  • NGFW con ispezione del traffico layer 7
  • Regole granulari per workload specifici
  • Protezione da traffico laterale (lateral movement)

Backup e disaster recovery cifrati

  • Snapshot automatizzati con replica off-site
  • Cifratura end-to-end dei backup
  • Test periodici di restore e di business continuity

 

Strategie avanzate: approccio Zero Trust e microsegmentazione

Quando si parla di sicurezza cloud avanzata, non è più sufficiente adottare strumenti di protezione perimetrale. Le moderne architetture richiedono modelli di sicurezza dinamici, contestuali e basati sulla minimizzazione dell’accesso.

Due delle strategie più efficaci in ambienti enterprise sono l’approccio Zero Trust e la microsegmentazione. Entrambi i modelli puntano a limitare la superficie d’attacco, impedendo che una violazione locale possa propagarsi all’intera infrastruttura.

A questi si aggiungono i principi del least privilege e della tokenizzazione, fondamentali per il controllo degli accessi e la protezione dei dati sensibili.

Zero Trust Architecture (ZTA)

Nessun accesso viene dato per scontato, nemmeno da dispositivi interni.
Il principio è “never trust, always verify”.

  • MFA obbligatorio
  • Autenticazione contestuale (orario, IP, comportamento)
  • Sessioni temporizzate e loggate
  • Nessuna accessibilità implicita tra componenti della rete

Microsegmentazione

  • Separazione del traffico per applicazione, workload o team
  • Controllo del flusso laterale tramite policy firewall dinamiche
  • Riduzione della superficie di attacco in ambienti multitenant

Least privilege e tokenizzazione

  • Accesso minimo necessario per ogni identità
  • Token temporanei, validi solo per task specifici
  • Protezione dei dati tramite anonimizzazione e tokenization

 

Come valutare la sicurezza di un provider cloud: criteri chiave

Quando si sceglie un fornitore cloud, i requisiti di sicurezza devono essere verificati in modo oggettivo:

  • Certificazioni: il provider deve disporre di data center certificati ISO 27001, con possibilità di audit e pen test regolari
  • Geolocalizzazione dei dati: importante per GDPR e sovranità del dato
  • SLA chiari: tempi di risposta agli incidenti, disponibilità dei servizi, RTO/RPO
  • Piani di gestione degli incidenti: esistenza di un processo documentato e testato
  • Report e visibilità: accesso ai log, portali di monitoraggio, report automatici
  • Supporto tecnico esperto in sicurezza: con figure certificate (es. CISSP)

 

Il ruolo di CloudFacile nella protezione degli ambienti cloud aziendali

CloudFacile offre un’infrastruttura progettata secondo i principi di security by design, adatta a gestire ambienti sensibili per imprese e PA.
I suoi punti di forza:

  • Architetture cloud personalizzate con segmentazione di rete e criteri Zero Trust
  • Data center localizzati in Italia, certificati ISO 27001, GDPR compliant
  • Backup crittografati e replicati, con test di ripristino regolari
  • Sistemi IAM avanzati, log centralizzati, MFA su ogni componente critico
  • Supporto diretto da esperti cloud con competenze in sicurezza enterprise
  • Integrazione con soluzioni di monitoraggio proattivo e gestione degli eventi (SIEM)

CloudFacile non offre solo infrastruttura, ma progetti di sicurezza completi, modellati sulle esigenze reali dell’organizzazione.

 

Conclusione: la sicurezza non è un componente, è una strategia

La sicurezza nel cloud non si implementa con un prodotto, ma con un’architettura. È il risultato di:

  • Tecnologie coerenti
  • Policy ben definite
  • Monitoraggio continuo
  • Formazione e consapevolezza
  • E soprattutto: un partner affidabile e competente

Il rischio zero non esiste, ma esiste la possibilità di ridurre, gestire e governare il rischio in modo professionale.
CloudFacile è il partner giusto per chi considera la sicurezza una priorità, e non un’opzione.

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