Private Cloud on-premise: quando ha ancora senso?
Private cloud on-premise: definizione e contesto attuale
Il
private cloud on-premise è un'infrastruttura cloud dedicata, ospitata fisicamente
all’interno dell’organizzazione o in un data center privato.
A differenza del cloud pubblico, dove le risorse sono condivise, il cloud privato offre
maggiore controllo, personalizzazione e isolamento.
Negli ultimi anni, con l’emergere di modelli
ibridi e multicloud, si è diffusa l’idea che il private cloud fosse una tecnologia in declino.
In realtà, se ben progettato e gestito,
ha ancora un ruolo strategico, soprattutto in contesti ad alta complessità o in settori regolamentati.
La differenza tra cloud pubblico e privato non è solo tecnica, ma architetturale e di governance. La scelta dipende dagli obiettivi aziendali, dalle normative applicabili e dalle caratteristiche operative dell’organizzazione.
I 5 scenari in cui il private cloud è ancora la scelta migliore
Ci sono contesti in cui un private cloud on-premise non solo ha senso, ma è la scelta preferibile rispetto a soluzioni pubbliche o ibride.
1. Settori regolamentati con requisiti stringenti
In ambiti come sanità, finanza, pubblica amministrazione o difesa, il cloud pubblico non è sempre compatibile con le normative.
Il cloud privato consente
controllo completo su dove e come vengono trattati i dati, semplificando la compliance con regolamenti come il GDPR, l’eIDAS o la ISO 27001.
2. Sovranità del dato e localizzazione geografica
Alcune aziende devono garantire che i dati restino in Italia o nell’Unione Europea. Un private cloud on-premise installato in sede o in un data center italiano risolve questo requisito.
3. Infrastrutture esistenti da ammortizzare
In molte imprese sono stati già fatti investimenti importanti in hardware, virtualizzazione o storage. In questi casi, consolidare un’infrastruttura esistente in un ambiente cloud privato può prolungarne il ciclo di vita e ridurre i costi.
4. Performance critiche e bassa latenza
Applicazioni mission-critical (es. controllo industriale, ambienti real-time, video processing) richiedono tempi di risposta garantiti, difficilmente ottenibili in ambienti cloud pubblici.
5. Controllo totale su sicurezza e SLA
In un private cloud on-premise l’azienda gestisce in autonomia:
- firewall e segmentazione di rete
- policy di accesso
- gestione degli aggiornamenti
- SLA interni e priorità operative
Vantaggi concreti di un private cloud on-premise ben gestito
Un private cloud non è semplicemente un “data center moderno”. Quando ben progettato, offre vantaggi strategici per aziende con esigenze complesse:
- Personalizzazione architetturale: ambienti costruiti su misura, senza vincoli predefiniti
- Isolamento logico e fisico: nessuna condivisione di risorse, massima separazione
- Assenza di costi variabili nascosti: budget prevedibile (CAPEX), senza sorprese legate all’uso
- Integrazione con sistemi legacy o ERP locali
- Possibilità di estensione in cloud ibrido, mantenendo il core in-house
Limiti e criticità: perché oggi è un’opzione non sempre conveniente
Il private cloud on-premise, se non ben pianificato, può generare vincoli tecnici e costi elevati:
- Investimento iniziale (CAPEX) elevato per hardware, licenze e installazione
- Costi di gestione ricorrenti (manutenzione, energia, personale IT)
- Scalabilità limitata rispetto ai modelli elastici del cloud pubblico
- Patching e aggiornamenti complessi e soggetti a errori
- Responsabilità totale sull’uptime e sulla sicurezza
In sintesi: può essere una scelta solida, ma richiede competenze interne elevate e un’attenta valutazione dei costi totali di proprietà (TCO).
Alternative attuali: il ruolo del cloud ibrido e del private cloud gestito
Oggi molte aziende adottano un approccio più flessibile, combinando le caratteristiche dei diversi modelli:
Hybrid cloud
Permette di mantenere in locale i carichi critici e spostare in cloud pubblico quelli dinamici o meno sensibili.
Vantaggi:
- Ottimizzazione dei costi
- Maggiore flessibilità
- Possibilità di scalare rapidamente
- Integrazione tra ambienti (es. via VPN, SD-WAN)
Private cloud gestito (hosted private cloud)
Soluzione dedicata, ma
ospitata presso un provider certificato, con gestione tecnica esterna.
Offre:
- Isolamento e controllo
- Supporto tecnico e aggiornamenti inclusi
- SLA garantiti
- Costi prevedibili (spesso OPEX, a canone)
Colocation + soluzioni personalizzate
L’azienda mantiene il controllo dell’hardware, ma delega housing, energia, raffreddamento e connettività.
Perché affidarsi a CloudFacile per soluzioni private e ibride
CloudFacile progetta e gestisce infrastrutture cloud dedicate, sicure e scalabili, in grado di rispondere a esigenze di:
- Compliance normativa (GDPR, ISO 27001)
- Performance elevate per carichi critici
- Sovranità del dato con data center localizzati in Italia
- Supporto alle architetture ibride, con migrazione graduale e assistita
- Gestione completa dell’ambiente, inclusi patching, sicurezza, backup
Le soluzioni private e ibride di CloudFacile sono ideali per aziende che vogliono il controllo del private cloud ma senza complessità gestionali.
Conclusione: il private cloud è vivo, ma va contestualizzato
Il private cloud on-premise non è una tecnologia superata, ma una scelta architetturale consapevole, utile in contesti specifici.
È ideale per chi ha:
- requisiti normativi stringenti
- carichi di lavoro stabili e critici
- necessità di controllo totale
- strutture IT già consolidate
Ma per essere vantaggioso, richiede una valutazione tecnica approfondita, e spesso, il supporto di un partner esperto.
CloudFacile offre consulenza, progettazione e gestione operativa per
trasformare il private cloud in un asset aziendale strategico, moderno, sicuro e scalabile.
Richiedi una consulenza gratuita
Richiedi una consulenza gratuita o un intervento di assistenza contattandoci nel modo che preferisci. Compila il modulo con i tuoi dati per inviarci un messaggio e ti risponderemo il prima possibile. Tutti i campi sono obbligatori.


